Il Fascismo e la memoria della Grande Guerra: la letteratura dei reduci e il paesaggio culturale Amici
Il Fascismo si appropriò in vari modi della esperienza della Grande Guerra. Fiorì una letteratura di guerra tesa a includere le ragioni del passato conflitto all’interno della visione della società che il Fascismo stava sviluppando. L’ampia memorialistica si collegò a volte al mito tardo risorgimentale della IV guerra di indipendenza, ma, e più spesso, la narrazione individuò nella soggezione del popolo contadino in armi alle élite incapaci una delle spinte propulsive della rivoluzione “popolare” fascista. Lo stesso paesaggio culturale fu modificato e rimodellato a servizio dell’ideologia anche nel Goriziano. Si trattò di un processo utilitaristico e ideologico che rimosse elementi indesiderati sostituendoli con altri ideologicamente idonei. L’immagine della regione avrebbe dovuto esprimere così il suo carattere “italiano”.
In collaborazione con Fundacija Poti miru v Posočju – Fondazione del Sentiero della Pace nell’Alto Isonzo
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