Il lungometraggio riprende, irridendolo, il celebre incitamento rivolto agli spagnoli, per radio, da Dolores Ibárruri (La Pasionaria), nel luglio 1936. I realizzatori di questa pellicola di montaggio non dovettero penare troppo per individuare tale titolo, che fu tolto da un discorso tenuto da Mussolini alla folla, dal balcone di Palazzo Venezia, il 26 gennaio 1939, giorno dell’ingresso delle truppe nazionaliste a Barcellona:
Il grido della vostra esultanza pienamente legittima si fonde con quello che sale da tutte le città della Spagna oramai completamente liberata dall’infamia dei rossi (applausi altissimi) e con quello degli antibolscevichi di tutto il mondo. La splendida vittoria di Barcellona è un altro capitolo della storia della nuova Europa che noi stiamo creando. (Acclamazioni vibratissime). (…) La parola d’ordine dei rossi era questa: “No pasaran” (fischi); siamo passati e vi dico che passeremo.
(Benito Mussolini, Opera omnia di Benito Mussolini. XXIX. Dal viaggio in Germania all’intervento dell’Italia nella seconda guerra mondiale. 1 ottobre 1937-10 giugno 1940, a cura di Edoardo e Duilio Susmel, Firenze, La Fenice, 1959, pp. 228-229).
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